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Riproduzione della Macchina Volante di Milano |
Forse Leonardo credeva che un uomo - partendo dal Duomo di Milano - avrebbe potuto volare come un uccello.
Nonostante fosse molto avanti rispetto alla sua epoca, non poteva certo sapere che il segreto del volo è nello studio dell'aria e che oggi il volo più semplice può essere realizzato tramite un aliante (che però, per partire, ha comunque bisogno di essere trainato da un aereo).
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Il movimento dei soldati - robot |
In ogni caso Leonardo ha presentato ai suoi contemporanei alcune visioni del futuro.
Un futuro quasi fantascientifico, fatto soprattutto di macchine. Ma anche di strumenti musicali.
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Soldato - robot a grandezza naturale |
Sulla base dei disegni vinciani è stato realizzato questo manichino androide (si veda foto), che accoglie i visitatori proprio all'ingresso della mostra. E' fatto di noce e olmo nei punti sotto sforzo e di acero e rovere nelle parti riempitive. E' vestito con una possente armatura e stringe nelle mani due alabarde.
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Ricostruzione della bombarda multipla |
Nella foto si vede una ricostruzione in scala 1:15 di questa corazzata, capace di sparare colpi di cannone a ripetizione su uno o più nemici.
In una guerra senza esclusioni di colpi alcuni strumenti potrebbero essere così crudeli da impressionare addirittura il suo creatore / progettista. E' ciò che probabilmente è successo a Leonardo, quando ha disegnato 54 soggetti distinti, dei quali la maggior parte si riferiscono ad un unico progetto: il Sottomarino - sommergibile meccanico.
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Il foglio 881v del Codice Atlantico |
Il sottomarino è equipaggiato con molti accessori da sabotaggio navale, come corde e lance. Il lavoro del Centro Studi Leonardo3 deve essere stato imponente: non sembra semplice ricavare il sottomarino dal foglio 881v del Codice Atlantico, né effettuare una ricostruzione in scala 1:4.
C'è infine un'altra prodezza di Leonardo: il ponte autoportante, anch'esso possibile macchina da guerra, basato su un'idea semplice ed intuitiva, ma di realizzazione pratica tutt'altro che facile.
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Ricostruzione del ponte autoportante |
Leonardo aveva intuito che la resistenza di un ponte dipende dalla distribuzione delle forze di carico lungo la struttura. Tali forze dovevano scaricarsi sugli argini, grazie ai quali si generava la necessaria controspinta di sostegno.
Quindi, maggiore è la forza esercitata dal peso sulla struttura, maggiore diventa la sua solidità.
A questo punto non posso che augurarvi buon divertimento e buona visita !!!
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