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200 RICERCATORI ESPLORERANNO PAPUA NUOVA GUINEA DALL'OTTOBRE 2012


Quante specie vivono sulla Terra? La risposta a questa domanda è legata probabilmente allo studio dei punti caldi (“hotspot”) di biodiversità

Sei anni dopo la spedizione Santo a Vanuatu e due anni dopo la spedizione Mozambico-Madagascar, gli scienziati si stanno nuovamente imbarcando per un viaggio esplorativo, alla scoperta della biodiversità del nostro pianeta. 

Il team della spedizione, che è condotta dal Museo nazionale di storia naturale di Francia,  (www.mnhn.fr) da Pro-Natura International e dall’Istituto francese di ricerca e sviluppo (IRD), dedicherà tre mesi all’esplorazione della Papua Nuova Guinea a partire dal mese di ottobre 2012.

Dal mare di Bismarck ai pendii del Monte Wilhelm, la spedizione in Papua Nuova Guinea coinvolgerà circa 200 ricercatori, studenti e volontari.



Spedizione terrestre: l’obiettivo è raccogliere nuovi dati sulla distribuzione delle specie animali e vegetali nelle foreste del Monte Wilhelm, dal livello del mare alla linea degli alberi (altitudine di circa 4.000 metri).

Spedizione marittima: l’obiettivo è documentare l’esatta composizione di alcuni degli ecosistemi marini più ricchi del pianeta, dalla costa alle acque profonde (profondità di 1.200 metri), utilizzando una vasta gamma di metodi qualitativi e quantitativi. Nel corso della spedizione del 2012 saranno sommerse delle barriere artificiali, che saranno successivamente recuperate nel dicembre 2013.


VIVETE ANCHE VOI LA SPEDIZIONE

Il Museo nazionale di storia naturale di Francia ha lanciato un sito web dedicato alla spedizione
Il sito bilingue (francese/inglese) offrirà ai lettori l’opportunità di andare dietro le quinte della spedizione 2012-2013 in Papua Nuova Guinea, seguendo gli scienziati durante le loro attività quotidiane attraverso foto, notizie e interviste …


La spedizione 2012-2013 in Papua New Guinea è stata organizzata congiuntamente dal Museo nazionale di storia naturale di Francia (Parigi), da Pro-Natura International e dall’Istituto francese di ricerca e sviluppo, in collaborazione con l’Università di Papua Nuova Guinea, il Binatang Research Center e l’Istituto reale delle scienze naturali del Belgio, con il finanziamento della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, la Fondazione Total, la Fondazione Stavros Niarchos, la Fondazione EDF, Entrepose Contracting, il French Pacific Fund e il governo della Nuova Caledonia.


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