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PREDEMICS: L’EUROPA UNITA NELLA LOTTA CONTRO I VIRUS



Parte il nuovo progetto di ricerca sulle malattie infettive, finanziato dalla Comunità Europea, con la partecipazione della Fondazione ISI Istituto per l’Interscambio Scientifico di Torino Migliorare le conoscenze scientifiche sulle malattie infettive di nuova generazione, in un’epoca in cui il rischio pandemico appare sempre più attuale. 

Scoprire dove e come hanno origine i virus, studiando il comportamento e gli spostamenti della popolazione animale. Sviluppare trattamenti efficaci e innovativi modelli di prevenzione. Sono alcuni degli obiettivi di Predemics, il nuovo progetto internazionale che unisce 17 istituti di ricerca di 8 paesi europei, tra cui la Fondazione ISI – Istituto per l’Interscambio Scientifico di Torino. 

Coordinato dall’Istituto Pasteur di Parigi, Predemics si occupa di un settore tanto rilevante quanto ancora inesplorato della ricerca: l’emergenza dei nuovi virus epidemici. “Più della metà delle malattie infettive che si propagano nella popolazione umana provengono dagli animali”, spiega Vittoria Colizza, ricercatrice di Fondazione ISI e team leader del gruppo torinese al lavoro sul progetto. “Gli esempi, anche quelli recenti, sono numerosi: basti pensare all’influenza da H1N1, alla SARS e al virus West Nile. Eppure la nostra conoscenza sui meccanismi che determinano o favoriscono l’emergere di nuove epidemie umane è ancora a un livello molto arretrato. 

Come avviene il passaggio da animali a uomini? Quali sono i fattori legati al particolare virus, alla sua interazione con l’ospite, all’ambiente in cui sopravvive, che possono favorire il passaggio dalla specie animale a quella umana, e il conseguente adattamento all’ospite umano, dando luogo a potenziali epidemie e pandemia? Con Predemics vogliamo rispondere a queste domande”. “I team di ricerca si concentreranno su un obiettivo principale: comprendere i complessi meccanismi che governano le interazioni tra i virus e i loro ospiti”, spiega Sylvie Van der Werf, coordinatrice generale del progetto presso l’Istituto Pasteur di Parigi. “Determinare i passaggi principali dello sviluppo delle malattie ci aiuterà a identificare le migliori strategie di prevenzione da implementare”. 

Predemics prenderà in esame quattro famiglie di virus: 

- I virus dell’influenza 
- I virus dell’epatite E 
- L’encefalite e i relativi flavivirus (come il virus West Nile) 
- I lyssavirus (tra cui quelli che generano la rabbia) 

I diciassette team coinvolti si divideranno il lavoro: alcuni istituti raccoglieranno i dati sul terreno, mentre altri – tra cui Fondazione ISI – li rielaboreranno, realizzando modelli e previsioni. “Studieremo le caratteristiche dei virus e le sue interazioni con l’ospite e con l’ambiente per formulare modelli su scale spazio-temporali differenti”, dice Vittoria Colizza. “L’approccio teorico presenterà alcuni punti di contatto con quelli sviluppati all’interno dei progetti europei EPIWORK e EpiFor, entrambi coordinati dalla Fondazione ISI e focalizzati sullo studio di propagazioni epidemiche in popolazione umana, ma le caratteristiche specifiche dei modelli di Predemics includeranno una varietà di altri meccanismi basati sui dati raccolti negli studi sperimentali condotti dagli altri partners del progetto, e pertanto saranno fortemente innovativi. 

La sfida di Predemics è infatti quella di aprire una pagina inedita sulla ricerca dell’origine, emergenza e sviluppo delle malattie infettive”. Il team della Fondazione ISI per Predemics è composto dagli scienziati Vittoria Colizza, Alain Barrat, Ciro Cattuto e da un ricercatore che verrà assunto per seguire il progetto. La durata prevista è di cinque anni, con un finanziamento di 11,7 milioni di euro dalla Comunità Europea. I diciassette istituti coinvolti provengono da Francia, Italia, Belgio, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svezia e Svizzera. Oltre a Fondazione ISI – Istituto per l’Interscambio Scientifico, le altre realtà italiane che prendono parte all’iniziativa sono l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Padova), l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Spallanzani di Roma, l’Istituto Superiore di Sanità di Roma e l’Università di Bologna. 
“Predemics dedicherà un’attenzione particolare anche al training e alla condivisione delle conoscenze e dei dati”, spiega Vittoria Colizza. “Tutti i dati raccolti e i modelli sviluppati saranno infatti inseriti in un archivio informatico, accessibile dalla comunità scientifica internazionale. In questo modo il progetto potrà aiutare gli esperti a prevedere l’evoluzione di una malattia infettiva in ambienti potenzialmente a rischio e al tempo stesso potrà fornire un utile supporto didattico per studenti e scienziati”. Il sito Web ufficiale di Predemics : http://predemics.biomedtrain.eu 

L’elenco completo degli istituti partecipanti: Institut Pasteur, Parigi, Francia Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), Italia Katholieke Universiteit Leuven (K.U.Leuven), Belgio Université de la Méditerranée Aix-Marseille (UNIVMED), Francia Eidgenössisches Volkswirtschaftsdepartement (FDEA-IVI), Svizzera Imperial College of Science, Technology and Medicine (IMPERIAL), Gran Bretagna Agence Nationale de Sécurité Sanitaire (ANSES), Francia Max Planck Gesellschaft zur Foerderung der Wissenschaften E.V. (MPG), Germania Fundacio d'Ivestigacio Sanitaria de les illes Balears Ramon Llull (FISIB), Spagna University of Gothenburg, Department of Microbiology and Immunology (UGOT), Svezia Philipps Universität Marburg (UNIMAR), Germania Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani (INMI), Italia The University of Edinburgh (UEDIN), Gran Bretagna Fondazione Istituto per l'Interscambio Scientifico (ISI), Italia Health Science eTraining Foundation (HSeT), Svizzera Istituto Superiore di Sanità (ISS), Italia Alma Mater Studiorum-Universita di Bologna (UNIBO), Italia 

UFFICIO STAMPA 
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