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LA CHIMICA IN PIEMONTE NELL'ETÀ DEL RISORGIMENTO



La coincidenza dell’Anno Internazionale della Chimica con il 150° anniversario dell'Unità d'Italia diventa molto significativa se si considera il ruolo che gli scienziati e la scienza hanno avuto nella storia del nostro Paese.

Amedeo Avogadro, Raffaele Piria, Francesco Selmi e Stanislao Cannizzaro: sono solo alcuni dei chimici, scienziati di livello internazionale, ma anche dei patrioti protagonisti degli eventi risorgimentali ma anche del progresso scientifico. Al loro contributo l’Anno Internazionale della Chimica dedica il convegno La chimica in Piemonte nell'età del Risorgimento, conferenza storico-divulgativa - organizzata dai tre atenei piemontesi con il contributo, tra gli altri, della Regione Piemonte - dedicata in particolare agli studenti delle scuole secondarie che si terrà lunedì 9 maggio dalle 9,30 alle 13 presso il Centro Incontri della Regione Piemonte (Corso Stati Uniti 23).

Apre l’incontro Marco Ciardi dell’Università di Bologna con l’intervento “Dalla rivoluzione chimica ai chimici rivoluzionari. La chimica italiana nell'età del Risorgimento fra scienza e politica” per ricordare come fra i principali protagonisti del Risorgimento si collocarono i chimici. L'elenco dei chimici-patrioti vede ai primi posti scienziati di livello internazionale come Faustino Malaguti, Raffaele Piria, Francesco Selmi, Stanislao Cannizzaro, alcuni dei quali operarono in Piemonte. L'impegno rivoluzionario non poté realizzarsi senza una forte partecipazione alla vita politica della costellazione di Stati che in cui era diviso il nostro Paese. Ed è così che dopo l'Unità la chimica e i chimici si trovarono all'avanguardia del progresso civile e scientifico dell'Italia.

Prosegue Wanda Alberico dell’Università di Torino con “Amedeo Avogadro: una semplice legge che ha aperto la porta di un complesso microcosmo”. Avogadro (1776-1856) vive in un periodo storico percorso da grandi speranze a livello sociale e politico, e punteggiato di importanti innovazioni in campo scientifico. Egli dà un apporto rilevante ad entrambi questi aspetti della storia della prima metà dell'Ottocento, ma certamente il suo contributo più importante è la proposta della legge dei gas che porta il suo nome, annunciata nel 1811. Oggi festeggiamo questo bi- centenario perché la legge di Avogadro - riconosciuta valida verso la fine degli anni 1850 - divenne il punto di riferimento fondamentale di tutte le ricerche rivolte alla conoscenza del complesso mondo degli atomi e delle molecole.
Rosario Pietropaolo, Università di Reggio Calabria "Mediterranea", con la conferenza “Raffaele Piria (1814-1865): chimico, patriota e politico” ricorda lo scienziato che è stato, a parere di diversi storici della scienza, il primo chimico ad introdurre nelle università italiane un indirizzo moderno di ricerca, ma soprattutto il primo ad aver preparato l’acido salicilico dalla salicina del salice, conquistando così un importante ruolo nella storia dell’aspirina (commercializzata dalla Bayer a partire dal 1899, è uno dei farmaci più diffusi nel mondo).

Piria fu anche un patriota: partecipa con il grado di capitano alla battaglia di Curtatone e Montanara nel battaglione pisano, e per questo viene anche diseredato dallo zio. Come Dumas è stato un importante uomo politico: nominato nel 1859 membro del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione nel Regno di Sardegna, nel 1860 torna in Calabria per organizzare - su incarico di Cavour - il “plebiscito” delle Calabrie; in seguito assume la carica di Ministro della Pubblica Istruzione e Segretario della Luogotenenza per le province napoletane.

Gianmarco Ieluzzi dell’Università di Torino racconta invece la storia di Ascanio Sobrero, una chimica organica 'esplosiva'. Nel 1845 Sobrero (Casale Monferrato, 12 ottobre 1812 – Torino, 26 dicembre 1888) viene chiamato come insegnante presso la Scuola di meccanica e chimica applicata alle arti istituita dalla Regia Camera di Agricoltura e di Commercio di Torino. Qui allestisce un laboratorio e - malgrado i pochi fondi a disposizione - continua le ricerche sull'azione dell'acido nitrico. In questo laboratorio scopre la nitroglicerina, riconoscendone le caratteristiche esplosive e l'attività vasodilatatrice (utilizzata con i suoi derivati per la prima volta nel 1879, il suo impiego sistematico risale agli anni ’70 e oggi è uno dei farmaci cardine nel trattamento dell'angina pectoris, dell'infarto miocardico e dello scompenso cardiaco, sia per controllare le crisi in atto che per prevenirle). Era noto che la glicerina reagisse con acido nitrico dando acido ossalico, ma solo alla fine del 1846 Sobrero ottiene la glicerina fulminante, studiandone le proprietà chimico-fisiche. Consapevole dei rischi che avrebbe comportato una produzione industriale, si limita all’uso in campo medico, mentre Alfred Nobel ne fa la sua fortuna con la geniale quanto devastante invenzione della dinamite.

Conclude la giornata Luigi Cerruti dell’Università di Torino con “Stanislao Cannizzaro, da Alessandria a Karlsruhe. Destino e carattere di un giovane esule siciliano”. Cannizzaro (1828-1910) partecipa attivamente alla preparazione dell'impresa dei Mille, sbarcando in Sicilia al seguito della spedizione di Giacomo Medici. Ma lo scienziato - allievo di Piria - è ricordato soprattutto come il chimico italiano che maggiormente ha influito sulla storia della chimica: il suo contributo - presentato nel settembre del 1860 al Congresso di Karlsruhe, a cui parteciparono tutti maggiori chimici dell'epoca - fu l'armonizzazione dei diversi metodi di determinazione dei pesi atomici, con l'esito straordinario di cambiare il peso atomico di quasi un terzo dei circa 60 elementi allora conosciuti.

A Karlsruhe erano presenti due giovani chimici, il tedesco Lothar Meyer e il russo Dimitri Mendeleev: entrambi percepiscono l'enorme impatto delle proposte di Cannizzaro, e dopo pochi anni giungono indipendentemente ai principi del sistema periodico. La formulazione di Mendeleev, più completa e coraggiosa, darà un enorme prestigio alla chimica e di riflesso allo stesso Cannizzaro, senza la cui opera non sarebbe stato possibile articolare un sistema razionale degli elementi.
PRENOTAZIONI:

Il pubblico e i docenti delle classi interessate possono prenotare la partecipazione scrivendo a: annodellachimica@unito.it indicando nell'oggetto "STORIA - prenotazione studenti/pubblico" e nel corpo della mail il numero di allievi coinvolti. Le prenotazioni saranno accettate fino ad esaurimento dei posti disponibili. La partecipazione è subordinata alla conferma da parte dell’organizzazione. www.annodellachimica.unito.it



Lunedì 9 maggio 2011
ore 9,30 - 13
Centro Incontri della Regione Piemonte
Corso Stati Uniti 23 - Torino


Ufficio stampa
Barbara Magnani - cell. 339 3096245
magnanibarbara@gmail.com


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