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SUNDAY SCIENCE - QUEI FAVOLOSI ANNI '60


Ogni fine settimana curiosità e divagazioni sulla scienza apparsa in rete.




QUANDO IN ITALIA C'ERA L'INFORMATICA

Federico Faggin, Enrico Fermi, Adriano Olivetti, Mario Thou, sono nomi legati da filo conduttore: la tentata rivoluzione informatica italiana.

Pochi sanno che il computer a microprocessore è nato per mano e per la geniale intuizione di italiani. Purtroppo la scomparsa dei principali due grandi artefici della "rivoluzione informatica italiana" si è arenata improvvisamente: principalmente dopo la morte improvvisa di Adriano Olivetti e di Mario Thou, quest'ultimo per un ancora oscuro incidente d'auto.

Luca De Biase
ci segnala un promemoria.


"Su quando l'Italia era un paese relativamente più avanzato nell'informatica. Nel 1954, Enrico Fermi scrisse una lettera al Magnifico Rettore dell'università di Pisa invitandolo a investire in una grande macchina per il calcolo. Fu fatto, e Pisa da allora è restata all'avanguardia. La lettera è bellissima. Si trova in uno studio di Alfio Andronico che mi è capitato di rivedere oggi - per la bibliografia di un libro - e vale la pena di scorrerlo. Altri riferimenti per la storia dell'informatica italiana".
Ecco la lettera di Fermi riportata dal professor Andronico.


Enrico Mattei
e Felice Ippolito e il sogno perduto dell'indipendenza energetica.
E di nuovo Olivetti e la rivoluzione informatica interrotta.
Esempi dei treni perduti dall'Italia negli anni sessanta. Che oggi, mentre si traccia il bilancio della storia unitaria, pesano come macigni.
DA ASCOLTARE: l'edizione di Radio3 Scienza con Marco Pivato, giornalista scientifico e autore di Il miracolo scippato (Donzelli, 2011), raccontiamo l'Italia delle occasioni mancate.
Al microfono Rossella Panarese.




FESTIVAL DELLE SCIENZE DI ROMA - Edizione 2011
Con la conclusione del Festival delle Scienze di Roma sono anche stati assegnati gli "anti-oscar" e i premi "Cattiva Scienza in TV" il premio che ci invita ad "accendere il cervello" quando guardiamo la TBV.

Il primo premio l'ha vinto Marco Cameriero, un ragazzo di 15 anni che si è distinto particolarmente a trovare strafalcioni lasciate passare per scienza nelle trasmissioni Voyager e Mistero. Il primo premio per Marco è stato un iPod, due libri e una targa trofeo donati dalle Associazioni Levi-Montalcini, UAI, e da Gravità Zero.
Qui il resoconto di Marco, un video su DIRE GIOVANI TV. Marco sta partecipando ora alle Olimpiadi della Matematica: in bocca al lupo!

PARTE LA "CACCIA ALLO SCIENZIATO"

Ne abbiamo parlato qui questa settimana in un articolo dell'INAF.

Ecco sulla pagina di RADIO RAI 3 i primi "RICERCATI SPECIALI"



I CARNEVALI DELLA SCIENZA

Gli appuntamenti del mese con la scienza raccontata dai blogger:

1 commento

Marco ha detto...

Il primo PC del mio "vecchio" è stato un Olivetti con S.O. DOS e, da quello che mi racconta, allora, al termine Personal Computer era strettamente legato il marchio Olivetti; il "PC Olivetti".
Peccato venire a conoscenza che la rivoluzione informatica sia partita dall'Italia e che purtroppo non siamo stati in grado di approfittarne; Bill ancora si sfrega le mani.
Come mai una cosa così importante si interrompe alla morte dei suoi due ideatori? Probabilmente chi li ha succeduti o non ha creduto pienamente nel progetto o non ha ricevuto l'adeguato sostegno. "Errori" come questo ed altri che voi menzionate, il paese li paga amaramente sotto forma di "occasioni mancate". Ma qualcuno ha compreso i motivi di questi "treni persi" e cerca di porre rimedio, o si continua ancora oggi a ripetere gli stessi identici errori? Non sono molto ottimista vista la storia delle "fughe di cervelli" e di tutto quello che ne consegue...

Ringrazio per l'in bocca al lupo, proverò prima di tutto a divertirmi poi si vedrà; certo non sarà facile visto che in questa fase delle provinciali a concorrere saranno, contemporaneamente, tutti i ragazzi di qualsiasi classe delle Superiori, quindi con preparazione di base molto diversa gli uni dagli altri. Ma il bello è anche questo: provare a misurarsi con chi teoricamente ne dovrebbe sapere più di te; è sicuramente stimolante.

Un salutone
Marco