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SANDRA SAVAGLIO: IL MURO DELLA SCIENZA

Foto: la rivista americana Time dedica nel 2004 la copertina alla scienziata Sandra Savaglio, come immagine emblematica del problema della fuga di cervelli.


Il 2009 è l'Anno Internazionale dell'Astronomia. Sono passati quattrocento anni dalla rottura di "un muro": per la prima volta nella storia dell'umanità viene impiegato il cannocchiale al fine di scrutare il cielo. All'epoca Galileo osservava uno dei grandi pianeti del sistema solare, Saturno, che si trova a una distanza di un miliardo e mezzo di chilometri, ovvero a poco più di un'ora luce dal pianeta Terra. Da allora a oggi, parecchi muri della scienza sono caduti. Gli attuali telescopi e satelliti ci rivelano stelle, galassie e molto altro, a milioni e miliardi di anni luce di distanza, fino a catturare la radiazione 'fossile' del Big Bang, la luce prodotta oltre tredici miliardi di anni fa durante la formazione dell'universo. Ciononostante l'astrofisica non è ancora riuscita a rispondere ad alcune domande fondamentali, con cui gli esseri umani si confrontano da sempre: di cosa è fatto l'universo? Siamo soli nell'universo? Cosa ha prodotto la forza, la materia e il tempo? Nel nostro secolo i migliori progetti scientifici e i più potenti strumenti astronomici sono ideati e realizzati col preciso obiettivo di fornire delle risposte.

Cadranno presto altri significativi 'muri' della scienza?

Sandra Savaglio, astrofisica italiana, Fellow e Senior Research Scientist presso lo European Southern Observatory (Monaco di Baviera), la Johns Hopkins University e lo Space Telescope Science Institute (Baltimora), attualmente lavora al Max-Planck Institut für Extraterrestrische Physik (Monaco di Baviera), dove dirige un progetto scientifico che indaga le galassie in cui avvengono le esplosioni più energetiche dell'universo, i lampi gamma. E', tra l'altro, Visiting Professor presso il Dipartimento di Fisica dell'Università della Calabria.


SANDRA SAVAGLIO: "Il muro della Scienza"

"The Wall" - Ciclo di lezioni magistrali
26 maggio 2009, ore 17.45 > Sala del Minor Consiglio
www.palazzoducale.genova.it


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