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400 ANNI FA, NEL 1609 ACCADDE CHE...


...Galileo Galilei effettuò la prima osservazione al cannocchiale e fu pubblicato il volume Astronomia nova di Giovanni Keplero: due eventi che hanno contribuito ad aprire l’era della moderna astronomia.


Sul finire del 1609 a Padova, Galileo Galilei (Pisa, 15/2/1564-Arcetri, 8/1/1642) puntò verso il cielo un cannocchiale, un manufatto da lui trasformato in strumento scientifico, dando il via alle prime moderne indagini astronomiche.

Fino al Medioevo, in Europa, la conoscenza della natura fu dominata dall'osservazione diretta: gli strumenti scientifici erano pochi e gli esperimenti limitati. L'attività scientifica consisteva nell'illustrare il contenuto dei libri degli antichi maestri. La concezione tolemaica dominava incontrastata: si pensava la Terra immobile, al centro dell'Universo mentre le stelle, il Sole e i pianeti ruotavano intorno.

Tra il XV e il XVI secolo, nel periodo dell'Umanesimo e del Rinascimento, un nuovo fermento culturale avviò la rifioritura della scienza europea. Si riscoprì e si studiò la scienza greca e islamica, l'umanità riacquistò fiducia nelle proprie potenzialità e furono valorizzate le arti manuali come produttrici di conoscenza. Si ricominciò a costruire strumenti scientifici, essenzialmente di astronomia e matematica, e il cielo fu studiato con quadranti o astrolabi, che permisero di determinare la posizione degli astri.
Queste furono le premesse per la grande Rivoluzione che stava per avviarsi a opera di uno scienziato toscano che lavorava sopratutto a Padova e Firenze, Galileo Galilei.

Il cannocchiale fu inventato in Olanda: notizie certe risalgono a partire dall'ottobre 1608. La notizia della nuova invenzione si diffuse rapidamente in Europa e nel novembre del 1609, Galileo costruì un cannocchiale capace di ben venti ingrandimenti. Puntando il suo strumento verso il cielo, Galileo realizzò le sue straordinarie scoperte destinate a rivoluzionare in modo radicale la visione del cosmo. Iniziò a delinearsi il futuro dell'astronomia osservativa che sarebbe diventata nel corso dei secoli sempre più accurata e spettacolare.
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E' stata allestita una grande mostra a Padova, aperta dal 28 febbraio al 14 giugno 2009, per celebrare il IV centenario del cannocchiale, promossa dal Comune di Padova. L'esposizione nelle sette sezioni in cui è articolata propone esperimenti, simulazioni multimediali, nonchè preziosi strumenti scientifici antichi e affascinanti strumenti moderni.

Per info:
Centro Culturale di via Altinate, 71
E' già attivo il call center per le prenotazioni: 0492010010

Per saperne di più: http://www.ilfuturodigalileo.it/

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Con la pubblicazione dell'Astronomia nova (1609), lo scienziato tedesco Keplero (27.12.1571-15.11.1630) fissò i punti essenziali della sua teoria del cosmo, con rigore scientifico e matematico ben superiore rispetto ai due sistemi precedenti, quello copernicano e quello di Thyco Brahe. Nell'Astronomia nova sono esposte le tre leggi di Keplero:
  1. Le orbite dei pianeti sono ellissi e non cerchi perfetti: l'orbita degli astri è per Keplero un'ellissi in cui il Sole è uno dei fuochi;
  2. La velocità orbitale di ciascun pianeta varia in relazione all'afelio (il punto più lontano dal Sole) e al perielio (il punto più vicino): quanto più il pianeta è vicino al Sole tanto più la sua velocità orbitale sarà elevata, più è lontano, più sarà bassa;
  3. I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono nello stesso rapporto dei cubi delle rispettive distanze dal Sole.

Le teorie di Keplero esprimevano un primo tentativo di rendere certe e matematiche le leggi dell'Universo e di spiegare attraverso leggi di proporzione le forze che permettono agli astri di avere equilibrio tra loro, perché parte di un grande meccanismo scandito da movimenti aritmetici e necessariamente determinati.

Per approfondimenti:

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