VITO VOLTERRA: IL GRANDE MATEMATICO ITALIANO
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Nel 1908 si tenne Roma il terzo (per importanza) congresso dei matematici.
A questo proposito, è per me una meraviglia notare che Wikipedia non ne fa alcun accenno, nonostante l'importanza.
Dopo la prova generale di Zurigo del 1897 con i congressi e la rivalità tra scuola francese e tedesca, dopo il celebre congresso del 1900 in cui Hilbert espose i famosi problemi che per tutto un secolo i matematici avrebbero dovuto risolvere, si organizzò il terzo congresso sui grandi aspetti dell'avvenire e del futuro della matematica. Fu organizzato in Italia, a Roma, nel 1908. Il mondo qui riconobbe il ruolo della matematica italiana come terza potenza nella disciplina mondiale pur essendo un ruolo molto giovane per questo paese, subito dopo la Germania e la Francia.
Il mondo della ricerca matematica è ridotto all'Europa in quanto la matematica statunitense stava ancora muovendo i suoi primi passi.
E' qui che si inserisce Volterra, che organizza il congresso insieme a Vito Castelnuovo e Giovanni Battista Guccia, grande organizzatore.
Ricordiamo che il "povero" Poincaré non poté assistere al convegno. Malato, nella sua camera di albergo, seguì e raccontò con minuzia divulgativa gli atti del congresso. Il suo male peggiorerà e morì pochi anni dopo.
Claudio mi segnala in Italia un libro appena uscito per Boringhieri che narra la storia di questo importante congresso che si intitola:
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di Angelo Guerraggio e Pietro Nastasi
Pietro Nastasi è professore associato di Storia delle matematiche presso l’Università di Palermo.
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The American Mathematical Society
Judith R. Goodstein è docente in storia della scienza ed è specializzata proprio in italian science al Caltech. Qui una recensione del libro e anche su americanscientists, il che dimostra quanto la figura di Volterra sia celebre qui negli USA e tra i ricercatori.
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