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MORBILLO: IN UN ANNO MALATI CRESCIUTI DI CIRCA 500%, 5.000 COLPITI E 4 MORTI

Nonostante l'obbligo dei vaccini, introdotto in extremis, il bollettino del ministero della Salute non dà notizie incoraggianti: l'Italia è il secondo paese in Europa per numero di casi, superata solo dalla Romania, dove i decessi sono stati 23. 




Molti anche i casi di complicanze. «Il 44,8% dei pazienti - si legge nel rapporto del ministero - è stato ricoverato e un ulteriore 22% si è rivolto ad un pronto soccorso per le prime cure. Sono stati segnalati quattro decessi, di cui tre bambini sotto i 10 anni di età (rispettivamente 1, 6 e 9 anni) e una persona di 41 anni, tutti non vaccinati. In tutti i casi erano presenti altre patologie di base e la causa del decesso è stata l'insufficienza respiratoria». Anche i numeri del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l'agenzia dell'Ue che si occupa della sorveglianza delle malattie infettive in Europa, bocciano l'Italia. In 20 Paesi su 27 la percentuale di vaccinati con la seconda dose è al di sotto del target considerato sicuro per interrompere la diffusione della malattia, ovvero il 95%.

E l'Italia, ancora una volta, non arriva al traguardo essendo al di sotto dell'84%, quindi non ancora in grado di garantire la copertura di gregge. Il rapporto sottolinea che quelli ad essere maggiormente colpiti sono i bambini al di sotto dei 12 mesi, quindi ancora troppo piccoli per ricevere la prima somministrazione di vaccino.


Questi i dati principali riportati nell’infografica n. 35, periodo 4-10 dicembre 2017:
4.885 casi e 4 decessi dall’inizio dell’anno:
88% non vaccinati
6% vaccinati con 1 sola dose
35% almeno una complicanza
44% ricoverati
22% in pronto soccorso
315 casi tra operatori sanitari
Età mediana 27 anni

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