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IL VALORE DELLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

Oggi a Roma, un Board di esperti e The European House-Ambrosetti lanciano una “Call to Action” alle Istituzioni per un Piano di 10 Azioni concrete per attuare una prevenzione vaccinale efficace contro l’influenza




Il Documento “Il Valore della vaccinazione antinfluenzale: priorità e azioni concrete per aumentare le coperture e migliorare la salute dei cittadini” viene presentato nell’ambito di una Conferenza Stampa organizzata da The European House-Ambrosetti, con il supporto incondizionato di Sanofi Pasteur, all’Università Cattolica durante la seconda giornata del Congresso Nazionale della SiHTA.


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“Le 10 linee di azione concrete che presentiamo oggi- dice Daniela Bianco, Partner Head dell’Health Care del Gruppo The European House-Ambrosetti” - “sono il risultato delle analisi e riflessioni di un Board di esperti che, in questi mesi, hanno condiviso le proprie esperienze cliniche e le loro conoscenze e studi sull’epidemiologia, sulle modalità organizzative e le ricadute sul sistema non solo sanitario, ma anche economico e sociale della prevenzione vaccinale. Sempre più la salute deve essere considerata e valutata oltre i confini della sanità”.


In Italia ogni anno l’influenza colpisce circa 4 milioni di persone, per arrivare a 8 milioni negli anni di picco, generando un impatto molto rilevante per il nostro sistema sanitario. “Ogni anno 1 anziano su 2 non è coperto dalla profilassi vaccinale antinfluenzale ed ha un rischio molto elevato di avere complicazioni che portano alla ospedalizzazione e, nei casi più gravi al decesso. Molti studi dimostrano il valore della profilassi vaccinale in generale ed in particolare nel caso dell'influenza non solo per gli anziani, con età superiore a 65 anni ma anche nei pazienti cosiddetti fragili, cioè i cronici (adulti e bambini), gli immunodepressi, le donne in gravidanza e nelle cosiddette categorie a rischio, a partire dagli operatori sanitari. Eppure i dati ci dicono che non vacciniamo soprattutto le categorie dei più fragili. La corretta informazione e il dialogo tra specialisti e medicina del territorio sicuramente è uno dei fattori prioritari su cui agire” - afferma Francesco Vitale, Professore Ordinario di Igiene e Presidente Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Palermo.

“Comprendere a fondo le ragioni dei bassissimi livelli di copertura vaccinale tra gli operatori sanitari (mediamente tra il 20 e il 30%) e intervenire con vari strumenti e su molteplici livelli, dai meccanismi di comunicazione/formazione ai meccanismi di monitoraggio e incentivazione- aggiunge Michele Conversano, Direttore, Dipartimento di Prevenzione, Asl Taranto e Presidente Alleanza Italiana Invecchiamento Attivo Happy Ageing – è indispensabile. Proteggere i pazienti con cui gli Operatori Sanitari vengono a contatto è un dovere etico e deontologico e deve coinvolgere tutte le professionalità. Alcuni interventi concreti potrebbero essere: introdurre la vaccinazione antinfluenzale tra i requisiti di qualità delle strutture sanitarie e ospedaliere, l’obbligo di registrare l’eventuale dissenso alla vaccinazione da parte degli Operatori Sanitari, inserire i target di copertura degli OS tra gli obiettivi dei Responsabili delle strutture sanitarie, ospedaliere e dei Distretti”.

Il ruolo del Medico di Medicina Generale diventa indispensabile per un nuovo modello di organizzazione integrata del sistema di prevenzione vaccinale. “Il rapporto di fiducia, la prossimità tra il MMG e il paziente e la conoscenza dei bisogni assistenziali dell’assistito rendono il Medico di Medicina Generale un canale di accesso efficace e rapido alla profilassi vaccinale – aggiunge Tommasa Maio, Responsabile Nazionale Area Vaccini, FIMMG – la piattaforma NetMedicaItalia realizzata da FIMMG raccoglie i dati delle cartelle cliniche dei pazienti in carico e ci permette di monitorare le stagioni influenzali in corso. Occorre inoltre superare il tema dell’età dei 65 anni e ampliare l’offerta anche alla popolazione attiva per fare prevenzione sullo sviluppo delle complicanze delle cronicità”.

“L’epidemiologia dell’influenza non è prevedibile – continua Giancarlo Icardi, Professore Ordinario e Direttore del Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova; Direttore, Settore Igiene, Ospedale San Martino, Genova - l’arrivo del vaccino quadrivalente rappresenta un rilevante passo avanti in termini di efficacia per rispondere al problema di matching tra ceppi contenuti nel vaccino e virus circolanti. Questo aspetto è particolarmente importante perché un aumento dell’efficacia della vaccinazione comporta anche un aumento della fiducia delle persone verso questo tipo strumento di immunizzazione e l’aumento della probabilità che questi soggetti continuino a vaccinarsi negli anni successivi”.

A livello di sistema socio-economico, secondo uno studio realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di Roma, si evidenziano effetti non solo sulla perdita di produttività del lavoro ma anche sul sistema dei consumi e del gettito fiscale. “Il modello di analisi del Fiscal Impact applicato all’influenza – dice Americo Cicchetti, Professore di Organizzazione Sanitaria all’Università Cattolica e Direttore di Altems – ci permette di stimare la dimensione complessiva dell’impatto sul sistema e di avere degli spaccati in funzione delle fasce di età e categorie di lavoratori. Nell’ambito del Board abbiamo declinato il modello alla fascia di popolazione attiva tra i 15 e i 64 anni considerando gli impatti sul sistema della previdenza sociale, sulle imprese in termini di perdita di produttività del lavoro, sul reddito dei lavoratori e sulla propensione al consumo e infine, sulla riduzione del gettito fiscale per il sistema. Nell’ipotesi di avere 2,1 milioni di infetti si stimano 8,12 milioni di giornate di lavoro perse con un impatto sul sistema economico complessivo pari a 800 milioni di euro”.

“Questo documento si inserisce in un percorso attraverso il quale Sanofi Pasteur intende contribuire alla sensibilizzazione di Istituzioni e cittadini sul valore della vaccinazione antinfluenzale, sia dal punto di vista della salute pubblica sia per quanto riguarda le ricadute che la mancanza di prevenzione porterebbe dal punto di vista economico e sociale" – ha dichiarato Mario Merlo, General Manager di Sanofi Pasteur Italia e Malta – “In particolare questo studio approfondisce ulteriormente il potenziale impatto dell’influenza dal punto di vista fiscale, economico e sociale sul nostro sistema sanitario. I dati emersi dimostrano un nuovo profilo del valore della vaccinazione antinfluenzale, funzionale non solo dal punto di vista epidemiologico e di prevenzione per i soggetti a rischio, ma anche ai conti pubblici e alla sostenibilità del sistema stesso”.



DIECI AZIONI PER DARE PIU’ VALORE ALLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 
PROMUOVERE E IMPLEMENTARE L’ACCESSO ALLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE E L’APPROPRIATEZZA NELL’UTILIZZO DELLE TERAPIE DISPONIBILI

Introdurre nelle valutazioni di HTA della vaccinazione antinfluenzale e nei criteri di definizione delle strategie di prevenzione vaccinale gli impatti del “fiscal impact” per avere una visione più completa del reale valore della vaccinazione sia i termini economici che di salute
Estendere la raccomandazione per l’adulto a partire dai 50 anni in quanto è nella fascia di età che va dai 50 ai 64 anni che si ha il massimo impatto dell’influenza sia sulla produttività del lavoro che sui consumi
Promuovere l’utilizzo del quadrivalente, quale vaccino più efficace per ridurre i casi di mismatch vaccino-virus e aumentare anche la fiducia del paziente nei confronti della profilassi vaccinale. Definire raccomandazioni specifiche sulla tipologia di vaccino da somministrare ai pazienti in base alla loro età e al loro profilo di rischio (immunodepressi, anziani, bambini, donne in gravidanza ecc.) secondo quanto indicato al Calendario Vaccinale per la Vita

PERFEZIONARE UN MODELLO ORGANIZZATIVO EFFICIENTE ED INTEGRATO
Migliorare il processo di programmazione delle campagne stagionali, anticipando i tempi di pubblicazione e gli indirizzi della Circolare Ministeriale (Circolare di Programmazione) a febbraio/marzo (come avviene nel Regno Unito) e introdurre una seconda Circolare a settembre con i dati successivi
Creare un dialogo diretto tra Dipartimenti di Prevenzione e delle Cure Primarie per migliorare la programmazione del fabbisogno in termini di dosi e tempi di distribuzione, per facilitare la comunicazione attraverso sistemi informativi integrati, per l’aggiornamento dei dati e il monitoraggio dei pazienti e dell’andamento delle vaccinazioni com’è già previsto dal PNPV 2017/2019 e dalla legge 119/17 per quelle dell’età evolutiva
Definire un sistema chiaro di definizione degli obiettivi, monitoraggio e remunerazione della MMG e della PLS in linea agli obiettivi di copertura vaccinale condivisi che vengono programmati. Inserire il livello di coperture vaccinali raggiunte negli operatori sanitari fra gli obiettivi di performance dei Direttori Generali delle ASL, al pari di quelle rilevate per la popolazione generale, nonché fra quelli dei Dirigenti di tutte le UU. OO. e dei Distretti
Promuovere l’aumento delle coperture per la vaccinazione antinfluenzale tra gli operatori sanitari in quanto rappresenta un dovere etico e deontologico verso la tutela della salute degli assistiti. Rendere la vaccinazione una prerogativa di accesso alle strutture assistenziali, ivi incluse le realtà di formazione universitaria in ambito sanitario (o quantomeno rendere obbligatoria la sottoscrizione di un dissenso formale, con relativa assunzione di responsabilità, per tutti gli operatori sanitari che rifiutano la vaccinazione)

RAFFORZARE LE ATTIVITA’ DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE VERSO I CITTADINI E GLI OPERATORI SANITARI
Realizzare campagne di comunicazione sulla vaccinazione con un ruolo attivo di MMG e PLS. Bisogna compiere sforzi maggiori per attrarre coloro che generalmente decidono di non vaccinarsi ed è fondamentale dare feedback ai pazienti sull’andamento delle coperture. Prevedere un reminder per la vaccinazione antinfluenzale ad esempio sulla ricetta medica, come avvenuto nella Regione Sicilia o in occasione degli acquisti in farmacia, come nel caso della Regione Puglia
Realizzare iniziative di comunicazione e informazione nelle strutture sanitarie per aumentare le coperture degli Operatori Sanitari
Pubblicare i tassi di copertura degli Operatori Sanitari sui siti aziendali delle strutture sanitarie con l’obiettivo di favorire un meccanismo di maggiore trasparenza.

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