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MATTARELLA: "SCONSIDERATE LE AFFERMAZIONI DI CHI METTE IN DISCUSSIONE I VACCINI"

Il Presidente Sergio Mattarella durante la celebrazione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro.

"Occorre contrastare con decisione gravi involuzioni, come accade, ad esempio, quando vengono messe in discussione, sulla base di sconsiderate affermazioni, prive di fondamento, vaccinazioni essenziali per estirpare malattie pericolose e per evitare il ritorno di altre, debellate negli anni passati".

"Lo stesso contrasto va posto quando, con scelte causate soltanto da ignoranza, si negano a figli o altri familiari cure indispensabili. O ancora quando ci si affida a guaritori; o a tecniche di cui è dimostrata scientificamente l'inutilità. Sulla salute pubblica occorre essere rigorosi e usare fermezza quando la scelta tocca così direttamente la vita di un bambino, o di qualunque persona; e comporta conseguenze per la condizione di salute degli altri, dell'intera società".

È intervenuto così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai Giorni della ricerca di Airc, in programma fino al 6 novembre.




Il Presidente della Repubblica ha affrontato una questione delicata che recentemente ha portato a un calo delle vaccinazioni, perché aumentano le famiglie che non somministrano ai figli neppure quelli obbligatori per paura di 'effetti collaterali'. Ma ha affrontato un altro punto: quello delle tante persone che rifiutano cure essenziali, come ad esempio, la chemioterapia. 

Subito dopo Mattarella è intervenuto sulla necessità di tutelare tutti i pazienti. "Non vi può essere alcuna discriminazione tra i malati: è indispensabile che i progressi della scienza, delle terapie e delle tecniche diagnostiche vadano a vantaggio di tutti, confermando quel principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione, senza che vi siano esclusioni o discriminazioni sulla base delle condizioni economiche dei pazienti", ha aggiunto Mattarella. "E' necessario che la speranza di vita dignitosa si consolidi come un bene comune, del quale l'intera comunità sia garante e partecipe".


Rivolendosi a chi dedica la propria vita alla ricerca il Presidente ha affermato: "Ai ricercatori italiani, nel nostro Paese e nel mondo, va tutta la nostra grande riconoscenza. È opportuno ricordarlo costantemente: investire nella ricerca è sempre una scelta vincente. Avverto che questa convinzione si sta radicando sempre più nella coscienza civile, anche se il limite delle risorse non consente di fare tutto ciò che sarebbe necessario. È importante, naturalmente, spingere per fare sempre meglio e di più, e tuttavia è necessario valorizzare - e far conoscere - i risultati che si conseguono".

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