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CLIMA: L'AGENDA BOLOGNA 2030 SU SVILUPPO SOSTENIBILE

Un convegno che si tiene nelle giornate venerdì 20 e sabato 21 al Cnr. 
Due giorni di dibattito sui temi della sostenibilità, nella cornice dell'accordo raggiunto alla Cop21 di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici, per trovare soluzioni pratiche che permettano all'Italia di avviarsi verso una transizione a uno sviluppo cosiddetto "green".

Si tratta di uno degli obiettivi del convegno organizzato da Ministero dell'Ambiente, CNR e Regione Emilia Romagna, che domani e sabato presso l’Area della Ricerca del Centro Congressi CNR di Bologna in Via Gobetti 101, lavorerà a un'Agenda di Bologna 2030: composta da macro azioni  di sistema ma anche da buone pratiche che sono già realtà sul territorio regionale, vuole essere un contributo all'aggiornamento della Strategia nazionale di Sviluppo Sostenibile. 


A chiudere i lavori sarà sabato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti che abbiamo incontrato di recente in un convegno organizzato da Fondazione Sorella Natura

L’iniziativa punta a individuare proposte immediatamente applicabili per affrontare le sfide ambientali del futuro, anche attraverso un’alleanza tra il sistema pubblico e privato nel campo dell’ambiente e dell’economia. Numerosi i temi oggetto di dibattito e approfondimento, divisi per aree tematiche: il mare e le risorse marine; i cambiamenti climatici, la meteorologia e la qualità dell’aria, la mitigazione e l’adattamento, energia e fonti rinnovabili, il bio-agroalimentare, l’economia circolare con l’analisi dei flussi di materia e l’efficienza delle risorse, l’educazione e formazione per la salvaguardia ambientale e lo sviluppo sostenibile, l’architettura nelle città. 
È previsto inoltre un ‘Workshop’ tutto dedicato al tema dell’educazione ambientale, in cui i ragazzi delle scuole secondarie emiliano-romagnole confronteranno tra loro i comportamenti e i gesti quotidiani verso il mondo che li circonda.  Nella giornata di sabato, il CNR, il Ministero dell’Ambiente e gli enti promotori del convegno sigleranno, alla presenza del ministro Galletti, la dichiarazione d'intenti 'Agenda 2030 di Bologna su clima e sostenibilità ambientale: le buone pratiche e l’innovazione'.
Consulta il programma dell'evento 

Nonostante ci sia ancora chi sostiene che non sia vero, o addirittura la normalità, il riscaldamento globale è un dato di fatto, comprovato da numerosi studi scientifici, analisi, comparazioni di dati. Il fatto certo è che se la temperatura media salirà di altri 2 gradi, non ci sarà più niente da fare, e ancora più allarmante è che secondo molti studiosi non abbiamo più tanto tempo, si parla di una decina di anni, non di più. A dirlo è stato il famoso geologo e ambientalista Jeremy Leggett durante il suo intervento conclusivo alla conferenza "Crescita economica e imperativo ambientale: quale via per lo sviluppo sostenibile" tenutasi a InnovAction lo scorso 15 Febbraio.

Non ci si può più basare la nostra economia sul petrolio, che molto probabilmente è già arrivato (e in alternativa, manca poco) al punto di massima produttività, oltre alla quale, la disponibilità di greggio diminuirà sempre più. L'unico modo per prevenire una catastrofe per la specie umana (la Terra, continuerebbe ad esserci) è quello di creare una politica mondiale comune coinvolgendo per primi i rappresentanti delle "classi importanti":politici, industriali, investitori...

Le innovazioni e le tecnologie per creare sistemi economici basati su fonti energetiche alternative esistono da anni, ma sono sempre stati ostacolati da interesse politici e economici. A volte invece, non si capisce cosa impedisca l'attuazione di "politiche verdi", basti pensare ai casi paradossali presenti in Italia, per cui regioni fortemente ventose hanno una regolamentazione interna tale da impedire lo sviluppo e l'installazioni di impianti eolici.

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