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QUANTO COSTA PAGARE CON CARTA DI CREDITO ALL'ESTERO

Utilizzare la carta di credito all’estero per fare acquisti o prelevare potrebbe farvi pagare salate commissioni o interessi.


Carta di Credito all'estero - Shutterstock

Se avete intenzione di utilizzare la vostra carta di credito all’estero, state molto attenti. I costi nascosti, infatti, sono molti e potrebbero far salire la spesa a dismisura senza che ve ne accorgiate. 

Abbiamo quindi chiesto agli esperti di SuperMoney, l’unico comparatore online accreditato dall’Agcom, che hanno esperienza con il confronto delle offerte delle migliori banche in termini di carta di credito. Abbiamo scoperto che se volete prelevare, pagare un conto o fare acquisti online all’estero, le caratteristiche della vostra carta da tenere d’occhio sono diverse e tutte fondamentali.


Le modalità di rimborso
Prima di tutto fate attenzione a che tipo di carta possedete, che può essere di tre varietà:
  • Prepagata, che viene ricaricata in base alle proprie esigenze e prevede l’addebito delle spese in tempo reale. Non è legata a un conto corrente e viene utilizzata principalmente per evitare pericoli in quanto non potete spendere meno delle cifra che avete caricato.
  • A saldo, che è il tipo di carta di credito più comune e prevede l’addebito delle spese in un’unica soluzione il mese successivo. Importante controllare tra le voci di costo le commissioni per l’utilizzo all’estero.
  • Rateale, un tipo di carta che offre gli stessi servizi della carta a saldo e prevede, a fronte del versamento di un interesse, la possibilità di restituire a rate le somme spese.
Chi possiede una carta di credito rateale deve controllare molto bene le modalità di rimborso: i tassi d’interesse possono toccare il 25% poichè, in caso di pagamenti dall’estero, spesso viene calcolato un 5% in più di tasso sulla somma erogata.
L’anticipo contante e il cambio valuta: i pericoli nascosti
Uno dei problemi più diffusi a cui pochi badano nel calcolare quanto costa pagare con la carta di credito all’estero è quello dell’anticipo contante. È infatti aumentato il numero di prelievi effettuati con la carta e se scegliamo questo metodo fuori dall’Italia la commissione potrebbe salire a dismisura. La maggior parte delle carte, infatti, aggiunge un costo che varia dall’1% al 3% al tasso di cambio e le banche e gli enti inseriscono anche una loro commissione che incrementa il costo del cambio.
Meglio utilizzare quindi il bancomat o la prepagata per prelevare in paesi stranieri, soprattutto fuori dalla zona Euro, oppure cambiare la valuta in Italia dove, mediamente, le commissioni di cambio sono più basse. Fate anche attenzione alla tassa che gli sportelli locali di alcuni paesi aggiungono: queste spese in media si aggirano intorno ai 2€. È preferibile, di conseguenza, prelevare grandi somme poche volte piuttosto che piccole somme ogni giorno, tenendo sempre d’occhio il vostro massimale giornaliero e mensile.  Se ne avete la possibilità è sempre meglio preferire il pagamento in valuta locale cosicchè avrete sempre una chiara idea di quanto pagate con la carta di credito all’estero. Il tasso di cambio aggiornato può sempre venire controllato sulla pagina dedicata del sito della Banca d’Italia.
Shopping online: commissioni sul pagamento a seconda delle modalità

Attenzione anche allo shopping online, pratica sempre più comune in Italia per acquistare soprattutto viaggi, libri, moda e tecnologia. I dati indicano che gli italiani preferiscono di gran lunga acquistare dall’estero piuttosto che su siti nostrani e nel 42% dei casi usano proprio la carta di credito per il pagamento. In Italia le leggi sono chiare: è pratica commerciale scorretta applicare spese aggiuntive per l’uso di un determinato strumento di pagamento. In certi paesi stranieri, però, la situazione è meno controllata e rischiate un notevole aumento della spesa. Controllate sempre le clausole e le condizioni di vendita del sito.

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