Header Ads


COME CAMBIA L'ASSICURAZIONE AUTO CON LA LEGGE SULL'OMICIDIO STRADALE?

La nuova legge sull’omicidio stradale potrebbe far ridiscutere alcuni aspetti dell’assicurazione auto, ad esempio la rivalsa assicurativa.
Incidente d'auto - Shutterstock 


La settimana scorsa il Senato ha approvato un disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale e aumenta le pene per chi causa lesioni dovute a incidenti stradali. L’approvazione finale è arrivata con 149 voti favorevoli, 3 voti contrari e 15 astenuti, dopo un lungo iter legislativo e la richiesta da parte del Governo che venisse votato con la fiducia, in modo da finalmente riuscire ad approvarlo. Abbiamo chiesto agli esperti di RCA del comparatore online SuperMoney se questo disegno di legge potrebbe cambiare qualcosa nell’assicurazione auto
Il nuovo reato di omicidio stradale
Il nuovo reato è andato a inserirsi nell’articolo 589 del codice penale, che si occupa dell’omicidio colposo, andando a specificare le pene in caso di incidente stradale. Secondo il disegno di legge, se provochi un omicidio a seguito di incidente stradale o di un investimento, rischi da 2 a 7 anni di reclusione se hai causato la morte di una persona violando le norme stradali e da 8 a 12 anni se stavi guidando in stato di ebbrezza alcolica (tasso alcolemico superiore a 1,5g/l) o sotto l’effetto di droghe. Il limite alcolemico si abbassa a 0,8g/l se fai il conducente per professione e provochi un incidente lavorando.
La pena diminuisce e diventa tra i 5 e i 10 anni se il tasso alcolico è tra i 0,8g/l e i 1,5g/l, se in centro urbano guidi al doppio o più oltre il limite di velocità, se in strada extraurbana guidi a più di 50km/h oltre il limite, se non rispetti il semaforo rosso, se guidi contromano o fai inversioni di marcia o sorpassi dove non è permesso dal codice della strada.
La guida senza patente valida, l’omissione di soccorso e la fuga sono aggravanti del reato di omicidio stradale.
Le nuove pene in caso di lesioni stradali

Anche l’articolo 590-bis del codice penale è stato sostituito e sono state modificate le pene in caso di lesioni dovute ad incidente stradale. Così, adesso, se provochi a qualcuno lesioni personali per violazione delle norme stradali puoi essere punito con reclusione da 3 mesi a 1 anno in caso di lesioni gravi o da 1 anno a 3 anni in caso di lesioni gravissime. 
La reclusione sale da 3 a 5 anni oppure da 4 a 7, se guidi in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, in caso invece di guida sconsiderata per via della velocità o per mancato rispetto delle regole stradali, la pena va da 1 anno e 6 mesi a 3 anni in caso di lesioni gravi e da 2 a 4 anni in caso di lesioni gravissime.
Anche per le lesioni stradali viene aggravata la pena in caso di guida in mancanza di patente valida o di fuga. E, sia in caso di lesioni stradali che di omicidio stradale, ti verrà revocata la patente da un minimo di 5 anni a un massimo di 20.
Cosa potrebbe cambiare nell’assicurazione auto

Vista l’attesa e la discussione che si è creata intorno alla legge, alcune associazione dei consumatori l’hanno lodata e hanno chiesto che gli stessi principi virtuosi che l’hanno ispirata vengano applicati anche per le assicurazioni auto. Ma cosa potrebbre cambiare principalmente? Secondo queste associazioni lo strumento più controverso è la rinuncia di rivalsa. Ma andiamo per gradi. Cos’è la rivalsa assicurativa?
La rivalsa assicurativa è un diritto che hanno le compagnie nei casi in cui l’incidente venga causato per di guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. L’assicurazione risarcisce gli eventuali danni, ma poi ha il diritto di farsi restituire tutta la somma dall’assicurato. Il problema sta in un’opzione che puoi richiedere nella polizza: la rinuncia di rivalsa. Sostanzialmente, pagando un premio più alto sei sicuro che, in caso di guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di droghe, la compagnia assicurativa non ti chiederà la restituzione del risarcimento.

Quello che chiedono le associazioni dei consumatori è di togliere questa possibilità in quanto immorale e contro i principi che hanno guidato la nuova legge.

Nessun commento