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ALL'UNIVERSITA DI TORINO UN CORSO PER RICONOSCERE LE BUFALE

Un corso “beta”, sperimentale, con “living lab” per sfatare le bufale della quotidianità. Esempi di argomenti delle lezioni? “Come leggere i grafici che (dis)informano”, “Sondaggi, Auditel e altri peccati”, “Distorsioni ed esagerazioni sul clima”. S’inizia il 29 febbraio al Campus Einaudi dell’Università di Torino con “Fisica per cittadini".

Bufala - Shutterstock


Questo primo corso si propone di affrontare il tema della rilevanza sociale e politica dei temi e contenuti scientifici, utilizzando la fisica come esempio. Il corso quindi fornisce una base metodologica e un insieme di nozioni elementari di fisica, e ne esamina la rilevanza per i processi decisionali in economia, in politica, e nella vita quotidiana. I temi trattati più da vicino, a titolo esemplificativo, saranno quelli legati all'energia e ai cambiamenti climatici, ma si discuterà anche di stima degli ordini di grandezza, di incertezze ed errori, e delle rappresentazioni grafiche dei dati.

"Perché oggi è importante fornire competenze di base – spiega il professor Magnea cruciali per formare le opinioni anche su questioni che hanno impatto sulla vita quotidiana, per esempio la sicurezza, la scelte economiche personali, la veridicità delle notizie ricevute"

Al termine del corso lo studente avrà sviluppato le sue capacità di analisi quantitativa dei fenomeni, in particolare al fine di una pronta valutazione di notizie pseudo-quantitative di pubblica rilevanza, comunemente definite `bufale'. Avrà inoltre acquisito nozioni di base di fisica e di trattamento dei dati, utili per poter dare un contributo consapevole a molti processi decisionali di natura sociale e politica che richiedono conoscenze scientifiche.

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