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MP3: LO INVENTÒ UN PIEMONTESE 20 ANNI FA

"Leonardo Chiariglione" di Isabella Chiariglione
- Opera propria. Con licenza CC BY-SA 3.0
tramite Wikimedia Commons  
Se provate chiedere chi inventò l'MP3 a chiunque passeggi nelle vostre vicinanze con le sue orecchie collegate a un iPod potete stare certi che in pochissimi sapranno rispondervi. 
Eppure qualunque lettore di musica utilizza questo formato (in moltissime varianti) per leggere i brani. 

Il suo sviluppo si deve a un collettivo internazionale di scienziati coordinato da un ingegnere italiano, Leonardo Chiariglione, nato nel 1943 ad Almese, in Piemonte, che il Time inserì tra i cinquanta uomini più influenti al mondo in campo tecnologico. 

Il formato Mp3 è entrato nella storia cambiando completamente il modo di distribuire la musica nel mondo. Presentato ufficialmente il 14 luglio 1995 oggi compie i suoi primi 20 anni di vita.

«Per la prima volta l’Mp3 ha consentito che la musica fosse organizzabile dall’utente, ha spostato la capacità di scegliere dal fornitore all’ascoltatore», spiega Chiariglione all’Ansa.

L’Mp3 è essenzialmente un formato di compressione audio che permette di memorizzare quindi più brani musicali su uno stesso supporto in uno spazio ridotto di oltre 10 volte quello nominale. Basato sull'algoritmo di Huffman, è in grado di ridurre drasticamente la quantità di dati richiesti per memorizzare un suono, senza perdite percettibili di qualità.
Maturità classica presso il Liceo salesiano Valsalice di Torino, laurea in ingegneria elettronica nel 1967 al Politecnico di Torino. Dottorato in comunicazioni elettriche (Ph.D.) nel 1973 presso l'Università di Tokyo. 

L'mp3 nacque quando l'ingegnere lavorava (marzo 1971 fino al luglio 2003) presso quello che a Torino era conosciuto come CSELT, un laboratorio all'avanguardia nell'elettronica delle telecomunicazioni, oggi diventato Telecom Italia Lab.

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