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ESPERIMENTI SCIENTIFICI SULLE MONTAGNE RUSSE

Intorno al 1858, Louis Pasteur riunisce i produttori e i commercianti di vino per - diremmo oggi - stupirli con effetti speciali. Riesce infatti a distinguere - fra varie bottiglie di vino - quali sono "sane" e quali "malate" (ed anche da quali difetti specifici sono caratterizzate), senza assaggiarle. Egli utilizza un microscopio e stupisce tutti i contadini francesi. L'esperimento pubblico ha pieno successo, ma Pasteur non spiega nulla agli spettatori attoniti: né il metodo seguito, né le teorie sottostanti (1).

Scienza al luna park: semilavorati e attrezzi da lavoro

Oggi - grazie alla divulgazione scientifica - la scienza non è più la formula arcana nascosta nella torre d'avorio. E gli esperimenti, che sono sempre la via maestra per imparare la scienza, vengono uniti ad una spiegazione del metodo e della teoria.

Lavorando in questo modo, ho constatato di persona (2) gli effetti positivi: l'entusiasmo non solo dei bambini, ma anche degli adulti, l'attenzione del pubblico e le domande spontanee - suscitate dalla curiosità per la scienza - molto diverse dalle domande sollecitate (in aula) dal Professore di Fisica (o Chimica o Biologia).

Dopo che hanno assistito ad alcuni esperimenti scientifici, i bambini tornano a casa e vorrebbero replicarli (con i loro genitori) e farne di nuovi. D'altronde, la curiosità dei bambini è addirittura leggendaria: "A me piace inventare e scoprire tutto" ha scritto mio figlio (6 anni).

Cosa possono fare i genitori in queste situazioni? Come possono supportare i figli nel loro viaggio alla scoperta del mondo? Naturalmente, possono guidarli negli esperimenti scientifici domestici, soprattutto quando necessitano di oggetti e materiali normalmente disponibili in casa. Ma c'è anche un'altra interessante possibilità. Si tratta di un "libro-gioco", intitolato "Scienza al luna park", scritto da Chris Oxlade, illustrato da Shaw Neilsen Dynamo e pubblicato da Editoriale Scienza.

Scienza al luna park: il modello montato
All'interno c'è davvero tutto: gioco, esperimento, metodo e teoria. Il pezzo forte è rappresentato da tutti i componenti che servono per costruire..... le montagne russe !!! Ma attenzione, ci vuole tempo e pazienza; è opportuno che i bimbi si facciano aiutare dai genitori. Si tratta di cartoncino e può capitare che la colla si scolli, magari è utile aggiungere scotch ed usare una pinzatrice.

Ma - una volta finita (la costruzione) - potrete divertirvi usando delle biglie per sperimentare - sulla base dei suggerimenti del libro - massa, forza peso, gravità, baricentro, velocità e accelerazione. Non mancano le curve da brivido e.... addirittura il giro della morte !!!


NOTE
(1) Tratto da "Il pollo di Newton - la scienza in cucina" di Massimiano Bucchi, pubblicato da Ugo Guanda Editore
(2) Esperimenti di lievitazione: lievito di birra e bicarbonato di sodio

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