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NUVOLE IN POESIA E NUVOLE DA "ESPERIMENTI SCIENTIFICI DA FARE PER GIOCO"

UNA NUVOLA LEGGERA

Un'esile, bianca
una soave, lieve
nuvola percorre l'azzurro.
China il tuo sguardo e felice
sentila, con bianca frescura,
passare in te, attraverso azzurri sogni. 

Hermann Hesse

 
Il poeta tedesco Hermann Hesse durante i suoi vagabondaggi nella natura osservava con la sua anima sensibile e romantica le nuvole, tanto da dedicare a questo fenomeno atmosferico molti racconti e poesie raccolti in una antologia dal titolo "La natura ci parla" edito da Oscar Mondadori. Leggendo la poesia ci immaginiamo in un sogno azzurro oltrepassati da una bianca sensazione. È un momento felice proveniente dallo spirito scientifico che albergava l'anima di questo poeta.

Chissà quale poesia avrebbe scritto se avesse potuto creare con un semplice esperimento la sua personale nuvola? 

Come poeta della natura avrebbe senza dubbio inserito nel testo delle parole in rima come evaporazione, condensazione, goccioline d'acqua e vapore. Non so se vi esprimete con testi poetici, ma se state leggendo questo post sicuramente siete degli appassionati di scienza e pertanto potreste cercare di generare una nuvola da soli. 
Come? Con gli innumerevoli dettagli, foto e descrizioni, suggeriti nel libro intitolato "Esperimenti scientifici da fare per gioco"  di Robert Winston e Ian Graham edito da "Le Scienze", uscito in edicola il 10 febbraio. Premiato nel 2012 dalla britannica Royal Society con il massimo riconoscimento nel campo delle pubblicazioni scientifiche per i giovani, rappresenta un modo di fare scienza piuttosto casalingo, in cui non è necessario utilizzare un laboratorio ma soltanto trovare oggetti di uso comune

Oltre a produrre una nuvola comodamente a casa vostra, con le vostre mani, imitando la natura, si possono realizzare anche altri esperimenti, tutti divertenti ed interessanti dal punto di vista scientifico: per esempio, tra quelli più incredibili, delle nuvole di ghiaccio, dei microfulmini, un razzo-bottiglia, gelatine luminose, piante lucenti e addirittura un metal detector. Forse alcuni esperimenti non riusciranno al primo colpo, ma con un po' di pazienza e per tentativi ed errori, senza trascurare delle semplici regole di sicurezza, anche i bambini delle elementari diventeranno dei piccoli scienziati.
Come insegnante, in sintonia con gli intenti della rivista "Le Scienze" (vedi l'articolo "Il metodo scientifico a scuola" di B. Kantrowitz nel numero di febbraio) non posso altro che ribadire con assoluta convinzione, sostenuta anche dall'esperienza, che, chi studia materie scientifiche, ha necessità di un "apprendimento attivo" in quanto l'attività pratica relativa ad un esperimento, ai progetti e al lavoro di gruppo risultano più efficaci nell'apprendere i concetti scientifici che talvolta possono essere contro intuitivi e complicati.

Ma non scordatevi, genitori, che questo libro può essere utilizzato anche per gioco, come dice il titolo, dimenticando televisione, videogiochi e sport in qualche domenica piovosa potreste scoprire con i vostri figli come funziona il mondo, il perchè della vita, il funzionamento di tecnologie moderne esplorando la natura che ci circonda. 
Appunto creando con le proprie mani una nuvola leggera in un vaso di vetro.

E se poi gli esperimenti non sono il vostro genere e vi riesce complicato manipolare gli oggetti ... beh, non vi resta altro che la poesia.

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