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L'EQUAZIONE DELL'ANIMA

In questo periodo vi occorre necessariamente un libro un po' lungo da leggere.

L'equazione dell'anima
L'equazione dell'anima
Perché? Perché fa freddo, e stare in poltrona davanti ad una stufa accesa non è niente male. 

Perché - perlomeno per alcuni di voi - c'è un po' di tempo in cui ci si può permettere di non lavorare. 

Perché in alcune zone sta nevicando, e leggere e fare pause con gli occhi incollati alla finestra a guardare la neve non è niente male.

Però, considerati i presupposti di cui sopra, vi occorre un libro di una certa lunghezza. Non può finire subito, non può finire prima delle vacanze. Diciamo che 324 pagine dovrebbero bastarvi.

Non deve essere un libro di letteratura, perché ne avete letti già troppi, ma non deve essere neanche un libro troppo impegnativo, altrimenti non vi permetterebbe di gustare il meritato riposo. Allora ci vuole proprio una "via di mezzo", ovvero un libro di divulgazione scientifica, che però sia narrato attraverso le vite degli scienziati. D'altronde le vite sono - appunto - oggetto della letteratura.

Anche se il titolo dovesse richiamare la matematica, non preoccupatevi, perché all'interno troverete più fisica e psico-analisi che matematica. Inoltre il tono leggero, gli aneddoti, le curiosità, gli incredibili collegamenti fra le vite delle persone vi consentiranno di giungere fino all'ultima pagina.

Non importa che i protagonisti siano Wolfgang Pauli e Carl Gustav Jung, perché tantissimi scienziati e non vengono fuori intorno alle loro vite, ed è proprio questo tipo di narrazione che consente di cogliere degli aspetti inediti, anche per coloro che possiedono dei fondamenti di Storia della Scienza.

"L'equazione dell'anima - L'ossessione per un numero nella vita di due geni", scritto da Arthur I. Miller e pubblicato nella collana "La matematica come un romanzo" del Corriere della Sera, è un saggio che incrementerà senza dubbio le vostre conoscenze, ma senza privarvi del piacere del riposo.

Allora, non posso far altro che augurarvi Buona Lettura ed anche un Buon 2015. Ma ogni tanto, però, alzatevi dalla poltrona...


P.s.: immagine della copertina scattata da Walter Caputo

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