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CLIMA, ECONOMIA E FINANZA: TUTTO QUELLO CHE DOVETE SAPERE

Quante emissioni di gas serra stiamo producendo? Quanto ci costeranno in futuro queste emissioni?

Chi paga queste emissioni? Un video per capire perché i cambiamenti climatici non si possono affrontare come un tema ambientale ed hanno una forte rilevanza economica e finanziaria, globale e nazionale.
Le domande e le risposte degli autori italiani del Quinto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici.


www.cmcc.it/clima2014

Leggi la presentazione del video (pdf)

Lunedì 14 aprile ore 14.30 - Incontro online
Carlo Carraro - Vice-Presidente WG3 IPCC
Sergio Castellari - Focal Point IPCC per l’Italia

Presenteranno il Rapporto IPCC WG3
al pubblico italiano

Iscrizioni ancora aperte:
per partecipare invia una mail a mauro.buonocore@cmcc.it

diretta streaming su www.cmcc.it



“È una questione di sviluppo economico e quindi ha a che fare con la povertà, con i bisogni dei Paesi in via di sviluppo, con gli impatti che i cambiamenti climatici hanno e avranno in Europa e, soprattutto, nelle regioni meno ricche della Terra”. Con queste parole Carlo Carraro spiega come il tema dei cambiamenti climatici abbia una rilevanza economica che riguarda non solo l’ambiente, ma soprattutto le relazioni internazionali e finanziarie tra gli Stati. “C’è una dimensione etica che chiama in causa la collaborazione tra Paesi senza la quale non si riesce a intervenire in maniera efficace né sui cambiamenti climatici, né sullo sviluppo del Pianeta”.
Sono parole estratte dal video “Tutto quello che dovete sapere sul 5° Rapporto di Valutazione dell’IPCC – La Mitigazione dei Cambiamenti Climatici” in cui gli autori italiani del Working Group 3 dell’IPCC, il gruppo di lavoro dedicato al tema della riduzione delle emissioni di gas serra, raccontano i contenuti e le cifre dell’ultimo rapporto del panel intergovernativo sui cambiamenti climatici.

Insieme a Carlo Carraro (che del Working Group 3 dell’IPCC è anche Vice-Chair), Valentina Bosetti, Emanuele Massetti, Massimo Tavoni (dei centri di ricerca CMCC e FEEM) e Alessandro Lanza (che al CMCC si occupa di servizi climatici) approfondiscono i temi cruciali del rapporto e ne evidenziano alcuni dettagli offrendo cifre e informazioni che chiariscono perché il tema dei cambiamenti climatici meriti di essere conosciuto e compreso anche al di fuori della cerchia degli esperti.
Si comprende, ad esempio, che ci sono anni cruciali: uno è il 2100, per il quale la comunità internazionale ha fissato un obiettivo che consiste nel fare in modo che l’aumento di temperatura del Pianeta non superi i 2°C rispetto all’era preindustriale. Ma un altro anno determinante è molto più vicino a noi, è il 2030 ed è lì che gli studi si concentrano per spiegare come dobbiamo comportarci se vogliamo contenere il riscaldamento della Terra. Una cosa è certa: dobbiamo ridurre le emissioni di gas serra, CO2 in particolare, che sono i responsabili dell’aumento della temperatura. Ma in realtà stiamo facendo l’esatto contrario: non solo le emissioni globali non diminuiscono, ma stanno aumentando con un ritmo che è circa il doppio di quello a cui eravamo storicamente abituati (dall’1% annuo fino al 2000, si è passati a un aumento del 2,2% l’anno nell’ultimo decennio).
Cosa fare allora per il futuro? Tutto ruota intorno al 2030, l’anno chiave per la svolta nelle emissioni. “Se la produzione di gas serra che immettiamo nell’atmosfera continuasse a crescere e superasse i 55 miliardi di CO2 l’anno nel 2030 – spiega Massimo Tavoni – da quel momento in poi dovremmo ridurre le emissioni del 6% ogni anno se vogliamo rimanere nel target dei 2°C. Se invece riuscissimo a stare sotto i 55 miliardi di tonnellate di CO2, allora lo sforzo di riduzione delle emissioni sarebbe dimezzato”. In altre parole, ritardare la riduzione delle emissioni vuol dire costringerci a uno sforzo maggiore per il futuro, sia in termini di gas serra che in termini di costi economici che, in assenza di strumenti compensativi, sarebbero sostenuti per lo più dai Paesi in via di sviluppo.
Esiste però il modo per mettere d’accordo efficienza economica ed equità: utilizzare strumenti di mercato che consentono di ridurre le emissioni dove è meno costoso. Si tratta ad esempio dei cosiddetti mercati delle emissioni che, per produrre concreti risultati, dovrebbero essere in grado di sostenere dal 2030 trasferimenti finanziari dell’ordine di 100 miliardi di dollari l’anno. Una cifra che potrebbe crescere di molto e portare benefici che non si limitano ai soli mercati delle emissioni, ma riguardano anche la qualità della vita, le migliori condizioni per gli ecosistemi, maggiore sicurezza alimentare e minori impatti negativi dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e socio- economici.


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Lunedì 14 aprile 2014, ore 17:00

Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia

Il ruolo delle politiche nella mitigazione dei cambiamenti climatici: evidenze dal V Rapporto dell’IPCC (WGIII AR5)

L’International Center for Climate Governance (ICCG) organizza il seminario “Il ruolo delle politiche nella mitigazione dei cambiamenti climatici: evidenze dal V Rapporto dell’IPCC (WGIII AR5)”, che si terrà lunedì 14 aprile 2014, ore 17:00, presso l’ICCG, nell’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia. Esperti italiani riconosciuti a livello internazionale introdurranno i temi della terza parte del Rapporto dell'IPCC (WGIII AR5).
Introduce e modera Carlo Carraro, Università Ca’ Foscari Venezia, FEEM, CMCC, Vice Presidente del WGIII e membro del Bureau dell’IPCC, relatori: Marzio Galeotti, Università degli Studi di Milano, IEFE – Università Bocconi ed Emanuele Massetti, FEEM, CMCC e Lead Author IPCC del Working Group III.
Info su questa pagina web

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Martedì 15 aprile 2014, ore 14:15

Aula Rogers, Campus Leonardo, Milano

Le novità del Quinto Rapporto sul Clima dell’IPCC:
scenari e prospettive per il pianeta

Nell'ambito dell'iniziativa "Pianeta 3000", il Politecnico di Milano organizza, in collaborazione con il CMCC, un seminario per illustrare il Quinto Rapporto di Valutazione dell'IPCC (AR5).
Intervengono al seminario: Stefano Caserini (Politecnico di Milano); Marco Bindi (Università di Firenze); Valentina Bosetti (Università Bocconi, CMCC); Massimo Tavoni (Politecnico di Milano, CMCC). Modera: Marino Gatto (Politecnico di Milano).
I relatori, cha hanno collaborato ai rapporti come autori o revisori, affronteranno il tema da diversi punti di vista, analizzando le numerose implicazioni delle informazioni scientifiche che l’IPCC mette a disposizione.

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Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici
Via Augusto Imperatore, 16 - 73100 Lecce
info@cmcc.it - www.cmcc.it

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