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LA FINE DEL MONDO DEI MAYA? SEMPRE E SOLO BUFALE DIFFUSE DAI MEDIA

Insomma, sempre le solite  idee bislacche e confuse in merito a tante questioni messe in circolazione da individui senza scrupoli che evidentemente hanno tanto da guadagnare a mantenere un livello di confusione e ignoranza diffusa, tra il grande pubblico,  riguardo certi temi. Inoltre c'è da osservare che i temi catastrofistici fanno vendere di più i giornali, aumentano l'audience delle televisioni, fanno aumentare le vendite dei libri e la notorietà dei propri autori... con un doppio risvolto negativo però: oltre a diffondere disinformazione, innescano fenomeni paranoici che allontanano l'opinione pubblica da cose ben più importanti: la fine del mondo, cioè, non è oggi, ma ci stiamo comunque provando sul serio

Per fare un po' di chiarezza, la NASA continua da tempo a rassicurare che, al momento,  non esiste nessuna catastrofe imminente di tipo naturale. Lo spiega in questo video John Carlson, direttore del Centro per la Archeoastronomia alla NASA. A voi la libertà di  credere ai fanfaroni che si improvvisano "esperti" o alle persone che dedicano una vita alla ricerca scientifica e prendono  molto seriamente il proprio lavoro.

il video è sottotitolato anche in lingua italiana

1 commento

Marco ha detto...

Avete notato come ultimamente coloro che hanno cavalcato l'onda del catastrofismo Maya(no) se ne stiano buoni buoni ed anzi, qualcuno da un po' si preoccupa di mettere le mani avanti?
Es: ieri a "porta a porta" c'era Giacobbo. Irriconoscibile. Sembrava quasi un giornalista scientifico DOC. Nessun accenno al suo libro "2012. La fine del modo" (3 edizioni). Anzi, ha parlato di quei "poveracci" che credendo alla profezia fanno cose strane come costruire bunker, fare scorte o addirittura si trasferiscono in luoghi in cui la fine del mondo non li toccherà. Si è dimenticato di dire però che da più di 2 anni e mezzo ha contribuito ad alimentare le paure di questi "poveracci" e che nel frattempo da queste paure ha guadagnato bei soldini grazie a libri e trasmissioni. Ci vuole solo la sua faccia e quella di chi gli permette di fare o dire. Chiamiamolo servizio pubblico!.
Invece, sempre ieri sera, "Mistero" ha fatto un trasmissionone. Grandi, grandi (come al solito)... risate.

Un saluto ai Maya
Marco