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INFLUENZA: SERVE VACCINARSI?

La stagione invernale è appena iniziata e subito si parla di influenza.
Negli anni passati un' imponente informazione mediatica ha spiegato quanto sia importante vaccinarsi per evitare pandemie legate ai virus influenzali.
Ma come risultato di una informazione non sempre corretta e chiara, oggi le persone si fidano meno delle vaccinazioni preventive, soprattutto se si parla di influenza.


Ma allora serve vaccinarsi? Ma soprattutto bisogna vaccinarsi?

 L'influenza è un'infezione virale che colpisce principalmente naso, gola, bronchi e, occasionalmente, i polmoni.
I sintomi evidenti sono l’ improvvisa febbre alta con dolori muscolari, mal di testa, malessere grave, tosse secca, mal di gola e rinite.
Il virus si trasmette facilmente da persona a persona quando le persone infette tossiscono o starnutiscono.

Le goccioline e le piccole particelle prodotte nell’aria dallo starnuto sono il veicolo di trasmissione e per questo l'influenza tende a diffondersi rapidamente.

Normalmente la maggior parte delle persone infette recuperano entro una o due settimane senza richiedere cure mediche.
I soggetti più a richio sono i bambini, gli anziani e chi è in condizioni mediche gravi, dove l'infezione può portare a gravi complicazioni fino a polmonite e morte.

È importante sapere che vaccinarsi non vuol dire essere SICURI e IMMUNI dalla malattia.
La vaccinazione permette di avere molte meno probabilità di ammalarsi.


Il vantaggio della vaccinazione non è importante solo per il singolo individuo a livello locale ma diventa fondamentale per l'intera comunità mondiale.

Più soggetti vaccinati nel mondo vuol dire minore possibilità di diffusione dell’epidemia e sarà così possibile combattere la malattia fino alla sua scomparsa.

Grazie alla vaccinazione è stato eliminato il vaiolo, la polio è stata cancellata dalla maggior parte dei paesi e in alcune regioni sono già scomparse del tutto morbillo, parotite e rosolia.
L'eliminazione di una malattia a livello nazionale non esclude comunque il rischio che l'infezione venga contratta durante un viaggio all'estero o da una persona proveniente da un paese dove la malattia è ancora presente.

Ecco perché è importante un sistema attivo di sorveglianza a livello mondiale delle principali epidemie virali, come per l’appunto l’influenza.


Nel 1952 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha istituito un sistema di sorveglianza e di allerta globale sull’influenza che mette insieme competenze e innovazione in tutto il mondo per raccogliere dati e monitorare i virus conosciuti ma anche per far fronte a eventi non prevedibili.

FluNet permette la sorveglianza virologica dell'influenza grazie all’inserimento dei virus influenzali rilevati e dei vari sottotipo tracciando il movimento del virus a livello mondiale. I dati sono pubblicamente disponibili ed aggiornati in tempo reale.

Tutto questo sistema è stato possibile anche grazie alle nuove tecnologie e alla raccolta dati che oggi permettono di far previsioni verosimili su dove, come e in che misura avverrà e si svilupperà una pandemia.
In questo contesto si inserisce il progetto GLEaM, cioè un sistema che integra i dati della mobilità sociale con la patologia epidemica per simulare la diffusione di epidemie su scala mondiale.






In pratica “prevede” come, quando e in che modo avverrà la diffusione della patologia per poter poi intervenire in maniera organizzata in caso di allerta sanitaria reale.

Vaccinarsi è quindi il modo migliore per prevenire e combattere l'influenza, sia perché aumentano notevolmente le probabilità di non contrarre la malattia sia perché, in caso di sviluppo di sintomi influenzali, questi sono molto meno gravi e, generalmente, non seguiti da ulteriori complicanze.
Ma per ora non vi è nessun obbligo, soprattutto se il paziente è sano e vive in un contesto sociale e sanitario sicuro.

Per approfondire:

-Alessandro Vespignani –Combattere le pandemie- Conferenza
-Epicentro-Istituto Superiore di Sanità
-Da Contagion Alla Realtà Torna Influweb
-WHO: Sorveglianza globale

3 commenti

Unknown ha detto...

La vaccinazione permette di avere molte meno probabilità di non ammalarsi.

meno probabilità di ammalarsi :-)

Paolo ha detto...

Chiedo scusa, ma è corretta la frase: "La vaccinazione permette di avere molte meno probabilità di non ammalarsi"?

Non sarebbe corretto dire "Molte meno probabilità di ammalarsi" o "molte più probabilità di non ammalarsi".

O sono io che mi sto perdendo per strada? ;-D

Silvia C. ha detto...

Scusate, correggo subito! Grazie per la segnalazione.

Silvia C.