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ALESSANDRA LUCHINI VINCE "THE PREMIO AWARD HONORING ITALIAN WOMEN SCIENTISTS IN AMERICA"

Apprendiamo dalla associazione e nostro Partner californiano Bridges to Italy, che è stato reso noto oggi il nome della vincitrice del "THE PREMIO AWARD, HONORING ITALIAN WOMEN SCIENTISTS IN AMERICA", una selezione di alcune tra le più importanti scienziate italiane in America.

La vincitrice affronterà il viaggio in Italia per ricevere il premio durante l'evento ITWIIN 2009, che vede anche la partecipazione di alcune tra le migliori inventrici / innovatrici il 18 giugno presso il Circolo della Stampa a Palazzo Serbelloni a Milano

Il premio è stato istituito quest'anno per raggiungere alcuni ambiziosi obiettivi, tra cui:

  1. Aumentare la visibilità delle donne scienziato;
  2. Moltiplicare le opportunità di finanziamento per i progetti della vincitrice;
  3. Formare donne italiane innovatori sul trasferimento tecnologico secondo il modello americano

Il concorso ha attirato alcune delle migliori e più brillanti menti femminili che svolgono ricerca scientifica in America: oltre 40 persone hanno partecipato alla selezione del premio.

Una giuria di esperti in California nei settori delle scienze della vita, nanotecnologie e cleantech hanno poi effettuato una selezione fino a tre finaliste selezionate sulla base del merito delle loro ricerche.

Infine i tre nomi delle finaliste con le relative schede sono state segnalate alla comunità del social network su Ning di Bridges to Italy. Inizialmente i voti davano vincente Giovanna Scapin, nata di Schio in provincia di Vicenza, laureatasi a Padova e ora Sr. Scientist presso Schering-Plough (NY). La sua ricerca è incentrata sulla cura e la prevenzione del diabete di tipo II senza causare i soliti effetti collaterali delle moderne terapie.



Col passare del tempo, tuttavia, divenne chiara la rimonta della Prof.ssa Alessandra Luchini, di Novara, ricercatrice presso il Centro di Proteomica applicata e Medicina Molecolare (CAPMM), George Mason University, VA.

Alla chiusura del voto on-line oggi a mezzogiorno (ora del Pacifico), Luchini ha superato la Scapin 43% a 42%.

La Prof.ssa Luchini, bioingegnere uscita anch'essa dall'Università di Padova, ha svolto ricerche sulle nanotecnologie in oncologia guadagnandosi riconoscimenti internazionali, in particolare il suo lavoro riguarda l'utilizzo delle nanotecnologie per la diagnostica clinica: una tipologia di nanoparticelle "core-shell", cioè caratterizzate da un "cuore" che contiene un biomarcatore-esca, in grado di individuare e misurare una grande quantità di marcatori del sangue e del corpo, non rilevabili con i metodi tradizionali ed estremamente efficaci nel rivelare precocemente la presenza di tumori, malattie infettive o neurodegenerative, disturbi cardiaci, eccetera.
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La terza finalista è Alessandra Franco di Roma, Assistente Professore di Pediatria. Medico specializzato in immunologia, ha studiato all'Università di Roma La Sapienza per poi approdare nel 1991 in California, dove è rimasta come Assistant Adjunct Professor of Pediatrics alMoores Cancer Center dell'Università di San Diego. Il suo è un progetto di ricerca che parte da molto lontano, mirato alla messa a punto di un vaccino "universale" contro i tumori epiteliali, basato sulla scoperta che determinati antigeni di tipo glicidico sono in grado di riconoscere e uccidere in vitro carcinomi che esprimono carboidrati (praticamente un'infinità): creare un vaccino su queste basi potrebbe quindi essere impiegato su larghissima scala, sia su pazienti affetti da cancro sia nella prevenzione su persone sane, con ottimi risultati anche in termini di rapporto costi/benefici.

Di seguito la ricerca della Prof.ssa Luchini, vincitrice del Premio






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